Territorio

comitatus aquilanus (22/05/09)

Autore: cifone

“COMITATUS AQUILANUS”

 

Ricostruzione … che fare ?

 

Non possiamo lasciare la ricostruzione del nostro futuro ad un Commissario (per quanto efficiente !) nè tantomeno a informali decisioni di qualche “furbetto”!!!

Il problema della ricostruzione va affrontato con la massima responsabilità,trasparenza e condivisione tenendo innanzitutto presenti :

-la qualità della vita da sfollato e quella che si deve garantire in via transitoria;

-il mantenimento degli insediamenti istituzionali e produttivi;

-il rilancio della qualità ambientale, urbanistica,storico-architettonica,culturale e sociale del territorio;

-la qualità culturale-architettonica e l’efficienza energetica dei nuovi insediamenti.

Lo stato di necessità e le fretta  insieme possono avviarci verso scelte in contrasto con i tre principi sopradelineati che possono portare ad un degrado del nostro tessuto urbanistico e ad alterazioni irreversibili.

Bisogna battere la logica della cieca urgenza, dell’episodicità dell’interesse singolo per riproporre una visione collettiva e condivisa del nostro futuro urbano e produttivo.

Deve essere anche l’occasione per eliminare edifici ed alterazioni all’impianto orografico dell’antica città,ai suoi orti e al pomerio urbano.

Va promossa una sistematica ristrutturazione statica di tutto il patrimonio edilizio adeguandolo alle norme sismiche più severe.

Vanno riqualificate le periferie e i quartieri abusivi mai pianificati come S. Giacomo (area di grosso interesse anche per eventuali nuove localizzazioni !).

In tal senso e per tematiche specifiche, in una visione comunque organica  si tratta quindi di:

A)    Centro Storico

-emendamento al DL delineando modalità,tempi e costi della ricostruzione con conseguenti coperture finanziarie;

-riperimetrazione con esclusione delle parti più moderne come l’area che va da Porta Napoli al convento di S. Chiara;

-riapertura mirata con messa in sicurezza delle parti più esterne ;

-verificare immediatamente sulla base della stessa lettura contenuta nel PRG del “75, quali

  edifici devono essere immediatamente puntellati e quali addirittura riattivati al più presto (come dai 4 Cantoni alla Piazza fino alla Villa);

-adozione di  un Piano Particolareggiato conseguente a un dibattito trasparente ed autorevole che delinei anche comparti, edifici e unità minime di intervento da ristrutturare e finanziare;

-avvio dei Piani di Recupero delle Frazioni secondo la ricerca dell’Ing. Vittorini;

B)Zone periferiche

- accelerare i rientri negli edifici classificati A,B,C (per circa il 70 % degli alloggi);

- requisire tutti gli alloggi inoccupati disponibili ed agibili (circa 3.000);

- garantire una dignitosa accoglienza in roulotte o mobil-house;

-evitare la proliferazione episodica e spontanea di “casette in canadà” per consentirle solo 

  agli “inagibili di categoria D,E,F su  aree edificabili o di stretta pertinenza e più vicine alla

  tradizione locale (se destinate a permanere!);

-assegnare in comodato e a tempo ulteriori prefabbricati in legno;

 

- prorogare,ove si renderà necessario, anche per il prossimo inverno la permanenza presso

  la ricettività costiera dei nostri cittadini;

C) Nuovi interventi

- allestire locali/capannoni per il trasferimento di tutti gli arredi recuperati e da recuperare;

- localizzarli in sostituzione degli edifici o degli “insiemi” da abbattere (come a Valle

  Pretara) ;

-accelerare e riconvertire i programmi di nuova residenzialità approvati in via di

  realizzazione da parte di  imprenditori locali;

- costruire pochi piccoli quartieri all’interno delle zone già edificate ed urbanizzate e 

  comunque nell’ambito delle previsioni insediative vigenti,quindi escludendo aree

  baricentriche strategiche  (da mantenere a verde ,parco o area di rifugio ) e aree agricole

  irrigue o alluvionali;

- localizzarli in sostituzione delle caserme (o di parte di esse) dismesse;

-su aree demaniali come la Polveriera o la Ex SERCOM;

-in una zona direzionale come “Lenze di Coppito” di circa 20 ha e baricentrica ;

-in aree già compromesse oggetto di progetti urbanistici di riconversione –riqualificazione

  come le “casette Co.Ge.Far” ad Assergi;

D) Direzionale e Produttivo

-Va requisito ed assegnato alle istituzioni tutto il Direzionale realizzato (anche se in attesa di latenti mutamenti di destinazione d’uso !);

-Vanno requisiti ed attivati tutti i capannoni inutilizzati esistenti e realizzati di recente (come quelli del nucleo di Sassa).

 

Scheda delle quantità (presumibili )

 

Centro Storico                                                         5.000

Castello

Grandi Chiese                                                            

                                                                                   

Alloggi interessati dal sisma                                 40.000

 

Alloggi agibili                              54 %                  21.600

 

Alloggi agibili con interventi      16 %                    6.400

 

Alloggi non agibili                        30 %                 12.000            

(da garantire per l’inverno)

 

di cui previa verifica                    15 %                    6.000           

( da ricostruire )

 

 

Impegni finanziari conseguenti

                                                        C. S.                 (??)                               500.000.000   

                                                   

                                                        A. ag.           21.600 x     5.000      = euro 108.000.000

                                                        A. con i.         6.400 x   30.000      = euro 192.000.000

                                                        A. non a.        6.000 x   80.000      =          480.000.000

                                                            Totale parziale A,B,C                          780.000.000

                                                        A. nuovi         6.000 x 150.000      =          900.000.000

 

                                                                                   Totale          =        2.180.000.000

 

 

 

 

 

 

 

PROGRAMMA LOCALIZZAZIONI MODULI ABITATIVI

 

Bisogna evidenziare che il programma proposto nell’Ordinanza ;

 

-         è sostanzialmente in contrasto sia con la Costituzione che con la stessa Legge istitutiva della Protezione Civile che non può assumere compiti di pianificazione e assetto urbanistico inoltre non ha formalmente raggiunto “L’Intesa” con la Regione né tantomeno ha formalmente “sentito” il Comune in quanto non vi sono stati “pronunciamenti Consiliari”dei due Organi;

-         non da conto delle quantità e non si relaziona organicamente né ai rientri ,né alle requisizioni di alloggi agibili, né a eventuali strutture in legno concesse in comodato da Protezione Civile o Comune;

-         non tiene presente la diversificata presenza di alloggi inagibili con una conseguente e coerente allocazione dei moduli;

-         ignora vecchie e consistenti previsioni vigenti (in termini di “Attrezzature Territoriali” o di aree PEEP);

-         delinea un sostanziale ulteriore consumo del territorio agricolo per circa 170 ha e in zone di incerto regime geologico come le colline di S. Elia;

-         si configura come cuneo di urbanizzazione sul quale fondare ulteriori operazioni fondiarie (vedi le consistenti previsioni per circa 20 ha tra S. Elia e Bazzano !);

-         si sostanzia in una Variante generale al PRG vigente con una previsione di circa

      il 20 % degli abitanti residenti;

-         delinea un generale sovradimensionamento del patrimonio abitativo con pesanti costi

      di urbanizzazione e conseguente gestione;

-         sembra (piuttosto !!) voler fare “una chiusura accelerata” di vecchie proposte immobiliari già presentate come PRUSST e altro.

 

Il Programma va,perciò,sospeso e aperto alle realtà territoriali come Frazioni e C d Q;  deve quindi essere sottoposto a procedura VAS e/o VIA , poi ,alla Conferenza dei Servizi (per un parere Tecnico e non “politico” degli Enti competenti !!!) e, quindi, alla “ratifica” degli Organi Consiliari di Comune e Regione.

 

 

21 maggio 2009  

COMITATUS AQUILANUS e Circolo Valorizzazione Terre pubbliche

Arch.  A. Perrotti

 

 

Per informazioni ed adesioni :

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